ALMANACCO DELLE STORIE

Nasce dall'incontro tra due professioniste, Paola Camerone e Ivana Grasso, formatesi entrambe nel campo delle arti performative per bambini e ragazzi, in particolare nei settori della musica e del teatro delle ombre.

Mettendo a frutto la loro più che decennale esperienza nell'ambito della cultura dell'infanzia le due artiste si uniscono in un connubio che vuole sperimentare l'unione tra musica e ombra come linguaggi artistici particolarmente efficaci nello stimolare l'emotività e la creatività dei partecipanti.

ALMANACCODELLESTORIE
si dedica alla produzione di eventi culturali (spettacoli e letture animate) e di laboratori musicali e teatrali indirizzati sia ai bambini che agli adulti e collabora con comuni, biblioteche, enti ricreativi e servizi educativi, per i quali realizza e rappresenta spettacoli e laboratori di musica e teatro delle ombre.

 

Per comprendere davvero il senso di fare Teatro delle Ombre e di praticarlo insieme ai bambini, occorre partire da una domanda:

che cos'è l'ombra?

L’ombra è un fenomeno fisico
definibile in modo preciso,
eppure nessun fenomeno
fisico contiene in sé una così
grande ricchezza semantica.
L’ombra è un piccolo pezzo
di buio che ci portiamo dietro,
l’ombra cambia, si deforma,
si trasforma…
l’ombra crea, inventa,
evoca immagini …
l’ombra appare,
scompare e fugge,
l’ombra nasconde
e rivela.

 

 

 

 

Un suono all'ombra...un immagine alla musica...
Con questa frase si può riassumere e spiegare
il rapporto di complementarietà che si può instaurare tra musica
e ombra all'interno di uno spettacolo teatrale.
            A nostro parere, infatti, sono molte le similitudini
che avvicinano questi due linguaggi:

- come la musica può essere percepita principalmente
da uno solo dei nostri sensi, l'udito, così anche l'ombra
è percepibile solo attraverso la vista: entrambe inconsistenti
ed inafferrabili, musica ed ombra possono incontrarsi
in uno spazio teatrale e lavorare insieme per raccontare una storia;

- entrambi questi linguaggi hanno radici molto antiche, se è vero
che le ombre venivano già utilizzate dentro le caverne
per narrare storie di caccia, così come la musica
è nata con la nascita stessa dell'uomo;

- entrambe sono strettamente legate al nostro mondo
intimo ed emotivo, diventandone strumento di espressione ed esternazione (ombra come proiezione visibile dell'anima ed
espressione dell’inconscio, musica come strumento fondamentale
di relazione, conoscenza e interpretazione del mondo,
come relazione emotiva tra immagine e narrazione, ma anche come descrizione e commento di personaggi e storie);

- entrambe, infine, pur condividendo una natura impalpabile,
sono  strettamente legate alla nostra corporeità profonda
(ombra come  proiezione e prolungamento del corpo, 
musica come suono vitale prodotto e contenuto
spontaneamente nel corpo stesso e ritmo che scandisce
ogni momento ed ogni azione).

 

 

 

 

 

AGENDA

per richiedere spettacoli e laboratori scrivici

almanaccodellestorie@libero.it

 

L’ombra dà forma
alla parte sconosciuta di noi,
percepita e
non ancora rivelata.

La coscienza di questa ambiguità,
ci spinge a proporre
attività nelle quali
i partecipanti abbiano l’opportunità non solo
di conoscere l’ombra
e le sue leggi,
ma di entrare nel suo mondo,
partecipando della sua
ricchezza e trasformandola...

da assenza in presenza
(di luce, di materia, di consistenza)

da elemento mancante in elemento significante.